Assemblea del 25/5/2019

Il presidente Mario invita alla preghiera, quindi ringrazia tutti per la partecipazione e la collaborazione all’Open day. Informa brevemente sul lavoro compiuto finora riguardante la parte burocratica della nostra Aps: registrazione all’Ufficio delle Entrate; Codice fiscale; Scelta della banca e apertura del conto; Assicurazione; preparazione del Logo e del Sito web:  www.sicutnovellaeolivarum.org .  Invita perciò a passare subito alla discussione sui progetti pervenuti, secondo un ordine logico scelto con il Direttivo. Non ritiene necessario leggere i progetti visto che erano stati inviati precedentemente a tutti, ma chiede ai firmatari di presentarli brevemente. Viene quindi letta la lettera inviata da Gennaro, assente perché all’estero per motivi di lavoro. Prima della discussione si propone di designare come moderatore Alessandro Sartori, che accetta. Presentazione, Discussione, valutazione e votazione dei singoli progetti: 

1. Progetto apiario Giampaolo lo presenta insieme ad Ilaria: si tratta di incrementare l’esistente. Bisogna adempiere alcune pratiche burocratiche, e poi vedere come mettere eventualmente insieme i progetti fiori, frutti e lavanda. Se il progetto dovesse andare in porto si potrebbe produrre il miele e poi venderlo e avere così una fonte di reddito. Ilaria aggiunge che per il miele le annate sono molto diverse, a volte la produzione è abbondante a volte molto scarsa: si può però integrare tale produzione con la preparazione della propoli e di creme che sono molto richieste. Questo progetto è interessante perché in perfetta sintonia con la Laudato sì… in quanto le api sono un sostegno alla biodiversità più di ogni altro insetto. Marco chiede se non sia meglio la robinia/acacia invece delle piante da frutta da mettere dove c’è la scarpata, perché offrono una forte tenuta del terreno. Maria Satta suggerisce il corbezzolo come pianta interessante alle api. Sr Elda suggerisce il tiglio. Ilaria suggerisce altre piante che possono essere scelte. Alessandro suggerisce di vedere se ci sono dei finanziamenti per questo tipo di progetto. La proposta è di partire gradualmente. Ettore chiede con quale budget di partenza. Secondo un calcolo di Ilaria per poche arnie il costo iniziale potrebbe essere di 300,00 euro (180 circa per 3 arnie, 50 per le pratiche, il resto per materiale vario; gli sciami nuovi costano 100,00/110,00 euro l’uno ma si possono recuperare a costo zero dall’esistente). Ilaria si offre di collaborare con quanto già in suo possesso. Le persone impegnate possono essere solo persone esperte che hanno fatto il corso intorno alle api: (per ora Ilaria: anche Maurizio della parrocchia Santa Maria delle Grazie, nuovo aspirante socio ha fatto il corso, ha pratica e si rende disponibile); altre possono aiutare per preparare le creme, il propoli. Ilaria può insegnare loro. Dopo questa presentazione si passa alla votazione per alzata di mano. Il progetto è approvato all’unanimità. 

2. Progetto lavanda. Lo presenta Maddalena ricordando le tante proprietà della lavanda oltre quella di fornire nutrimento alle api. Dice di aver contattato un’impresa che si occuperebbe dell’impianto delle piantine e farebbe anche i corsi per la preparazione delle creme e ci aprirebbe la strada per la commercializzazione. Per lavorare in collaborazione con quest’impresa bisognerebbe però preventivare una spesa minima di circa 20.000 euro, costo previsto per un ettaro dove andrebbero posizionate circa 12.000/15.000 piantine (1 euro a pianta). Di fronte a tale spesa Maddalena dice che hanno preferito proporre un inizio modesto con circa 200 piantine e poi eventualmente crescere man mano che si ricava il denaro per l’acquisto di nuove piante. Ci sono anche dei bandi regionali che finanziano questo tipo di progetto ma ormai sarà per l’anno prossimo. Per la lavorazione, nel piccolo si chiederebbe l’intervento dell’operaio del Paesetto per l’aratura e preparazione del terreno, poi la lavanda non richiede molti interventi se non per la raccolta. Si pianta a marzo e si raccoglie a giugno-luglio. Per la raccolta si pensa di coinvolgere amici e volontari organizzando una “festa della lavanda”. Maria Satta, in riferimento alla lettera di Gennaro, dice che secondo le loro informazioni non è possibile piantare la lavanda su una scarpata perché la lavorazione richiede un terreno piano. Marco ricorda che se si intende allargarsi, scegliendo parte del terreno dato in locazione bisogna pensare ad un nuovo contratto flessibile.  Si approva questo progetto con votazione unanime, accettando di partire con un miniprogetto pilota e andando avanti puntando ad un progetto a livello imprenditoriale. 

3. Progetto Fiori  Lo presenta Mario indicando come scopo del progetto da un lato quello di realizzare varie aiuole come incremento di cibo per le api e dall’altro quello abbellire il paesetto. Ilaria dice che per le api i fiori non servono molto tenendo conto che le api una volta scelta una pianta vanno avanti con quella fino ad esaurimento del polline; a meno che non si decida in un discorso di piantumazione a scalare, così si avrà ad esempio prima il miele di acacia poi quello millefiori ecc.  Si decide che è meglio approfondire il progetto man mano che procede l’apiario… o vedere se fare un progetto da un solo di punta di vista estetico. 

4. Progetto frutteto Sr Elda dice subito che è stato tentato molte volte, ma le piante da frutto non attecchiscono al Paesetto. Per di più per produrre frutto richiederebbero vari pesticidi. Il progetto non viene approvato. 

5. L’orto biologico Mario lo come progetto sociale che mira ad impegnare i giovani pensionati del territorio, che potrebbero coltivare per avere qualcosa per loro, socializzare tra di loro, ed eventualmente produrre anche qualcosa per il consumo del Paesetto.   Viene ricordato che c’è tutta una rete di orti urbani.  È un progetto da approfondire per la logistica: richiede un’idea dei terreni che possono essere utilizzati. Mario pensava vicino al laghetto per la disponibilità dell’acqua. Sr Elda suggerisce la parte al di là del depuratore perché ha un ingresso a parte e così non richiede l’attenzione a chi entra e esce dal cancello principale. Bisogna dice Marco predisporre dei piccoli appezzamenti di terreno, perimetrarli e fare un lavoro preparatorio che prevede un piccolo investimento. Si pensa ad una quota di partecipazione per contenere i costi. Ma tutto ciò è ancora da definire bisogna riflettere su come gestirlo informandosi anche sulle esperienze simili già esistenti. Il progetto è da approfondire, verificando la disponibilità del terreno a disposizione.   Maria Ferri ricorda a questo proposito che, perché l’Associazione possa capire di quali spazi può disporre per eventuali progetti, bisogna definire i terreni che vanno rispettati per la missione delle singole case. Tenendo presente che proprietario del terreno non sono le singole case ma l’Istituto, sarà opportuno riunirsi a livello di Istituto e decidere in merito. Questo vale anche per gli altri progetti. 

6. Progetto IN-contro  Maria Satta lo presenta come nato dal desiderio di aiutare i ragazzi e punto di partenza per una pastorale giovanile del territorio. Il progetto però non è partito dai ragazzi ma dal personale volontario a disposizione. È già stato contattato il parroco di Ponte Galeria che appoggia l’iniziativa e ha indicato nella giovane Maria Pennucci, responsabile del gruppo giovani, la referente locale per stabilire i contatti con i giovani. Va infatti definito il bacino d’utenza. Una delle difficoltà sottolineate è il trasporto, per il quale vengono fatte varie proposte, come anche quella di chiedere al comune un extra degli autobus ordinari. Mario esprime una grande perplessità a questo proposito sulla base di precedenti esperienze. Viene anche espresso un dubbio sui tempi indicati nel progetto (8 ore al giorno richiedono anche degli animatori). Data questa difficoltà Ettore propone di realizzare tale progetto nei locali della parrocchia, ma questo viene escluso da molti. Un’altra difficoltà viene dai ragazzi: si è pensato ai ragazzi delle superiori, ma ce ne saranno di quelli disposti a fare questo percorso? I genitori presenti hanno dei dubbi. Il progetto non avrebbe costi: i docenti sono tutti volontari, per il pranzo si chiede che ognuno si porti il panino. Alcuni dicono che se non c’è una quota di partecipazione, anche minima, l’offerta non viene apprezzata. C’è da verificare però tale discorso delle quote a livello fiscale: l’Associazione può richiedere quote? Il progetto richiede un approfondimento riguardante il bacino d’utenza, il trasporto, l’orario, il luogo… i periodi.  Con questi approfondimenti il progetto viene approvato

7. Progetto Quattro stagioni  Lo presenta Maria Giampiccolo indicando la finalità di venire incontro alla solitudine di tanti anziani e di favorire l’incontro anziani-giovani, cominciando dalle nostre conoscenze e dalle parrocchie locali. Sr Elda dice che la parrocchia di Parco Leonardo ha fatto una richiesta che potrebbe coincidere con questo progetto. Bisognerà prendere i contatti necessari, prevedere date e programmare le giornate con gli animatori che si renderanno disponibili. Come luogo si pensa ad Emmaus. Il costo è dato dal pranzo, per il quale si prevede di chiedere un contributo libero. Il progetto viene approvato

8. Caffè letterari e teologici  Viene presentato da Loredana e avrebbe come luogo la Domus Aurea: l’animatore potrebbe essere interno (costo zero) o esterno. La copertura finanziaria sarebbe la quota di partecipazione. Si prevedono 3-4 all’anno su argomenti programmati con conferenze a livello ecumenico o interreligioso. Maria Giampiccolo solleva il problema dell’utenza. Ilaria propone di collegarsi all’università pontificie. Viene ricordato però che in genere tali iniziative  le Università le realizzano nelle loro sedi. Ornella ricorda che ci sono molte iniziative del genere a Roma e più accessibili. Forse qualcuno è disposto a venire se c’è un conferenziere di grido, altrimenti sceglie tra le molte iniziative simili vicino a casa sua. Secondo Mario si tratta di iniziativa della comunità che eventualmente l’Associazione può contribuire a promuovere ma non è da considerare direttamente progetto dell’Associazione. 

9. Percorsi natura attività laboratori per bambini Il progetto viene presentato da Ilaria si tratta di Attività extra didattiche con bambini che vanno inserite nei progetti delle scuole. La prima difficoltà che merge è la questione della sicurezza: quali strutture di sicurezza possiamo offrite? L’assicurazione la fa la scuola ma devono trovare oltre le strutture a norma le altre misure di sicurezza necessarie per progetti con bambini. Ilaria propone di far fare dei sopraluoghi ai responsabili… Propone anche di agganciare questo progetto al progetto IN-CONTRO, ma si constata che ci sono troppe differenze di età e di scopi per metterli insieme. Nasce positivamente da questa discussione dice Marco la necessità di un piano valutazioni rischi e di un responsabile della sicurezza che è obbligatorio in ogni caso, anche a prescindere da questo progetto particolare. Il nostro impegno sarà lavorare in questa direzione. 

10. Concorsi a tema Si preferisce rimandare la discussione di questo progetto al prossimo anno. 

11. Casa Betania  Il progetto che comporta la ristrutturazione di Santa Maria Piccola per l’accoglienza di familiari di bambini oncologici ricoverati o in cura presso l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Palidoro [Via della Torre di Palidoro, 00050 Fiumicino RM] è sembrato a tutti molto bello, ma difficile da realizzare al presente. Bisogna prima fare il progetto e cercare i fondi necessari alla ristrutturazione, e quindi avviare un piano di collaborazione con l’Ospedale. 

12 e 13. Ora et labora…  I due progetti Ora et Labora per ragazzi/giovani in settimane residenziali o week-end vengono presentati insieme per la loro somiglianza. Si tratta di offrire momenti di spiritualità in cambio di qualche lavoro manuale nello stile di san Benedetto “ora et labora” per impegnare ragazzi, scouts, giovani ecc. Si fa notare che queste sono attività che già vengono svolte dai gruppi scouts che arrivano ad Emmaus. Non sarebbe quindi una attività dell’Associazione. Viene riferito che sr Marta, con la pastorale giovanile, pensa di proporre un simile campo di lavoro come esperienza per i giovani. Tale iniziativa potrebbe essere sostenuta, così come si potrà prevedere dei campi di lavoro per la sistemazione di alcuni luoghi del Paesetto con volontari ma per ora non si è pensato nulla. Il progetto non viene votato.

 ***** Il moderatore Alessandro conclude che dobbiamo essere realistici e per cominciare non possiamo pensare di poter concretizzare un gran numero di progetti. Quelli approvati dovranno essere resi operativi e man mano saranno presentati al Consiglio Direttivo quantificando i tempi, le persone coinvolte e le spese. Il presidente Mario aggiunge che tuttavia non è finita la fase di presentazione di progetti: si può continuare a creare e a proporre; chiede di rimanere in contatto tramite mail e il sito per essere aggiornati. Chiede anche di approvare per il Direttivo una sufficiente autonomia per continuare ad operare. L’assemblea approva.   Marco ricorda che bisognerà calibrare il nuovo contratto del contadino e guardare anche ai progetti più grandi non tanto perché se ne debba occupare l’Associazione ma per offrire la consulenza che ci è richiesta. Carlo Guaranì aveva chiesto di incontrarlo in questi giorni ma poi si è ritirato.  Marco cercherà di vedere anche se ci siano possibilità di abbassare i costi calcolando meglio l’IMU.  Mario propone infine due ritiri annuali per i soci, nei tempi forti di Avvento e di Quaresima. Sr Thresa ricorda che la Domus Aurea offre già questa proposta di ritiro in Avvento e Quaresima cui si potrebbe partecipare. Quest’anno il ritiro di Avvento è previsto per il 15 dicembre 2019: potrebbe essere il prossimo appuntamento per tutti i soci che vorranno partecipare.

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